Energia, rapporto: meno del 40% degli italiani è attento agli sprechi in casa

Gli italiani sono sempre piu' favorevoli alle energie rinnovabili e vogliono che l'Italia punti sempre di piu', in futuro, su fotovoltaico (92%) ed eolico (54%). Il 78% degli italiani conosce il Conto Energia e cresce la sensibilita' anche nei confronti della bioedilizia, anche se la casa ecologica e' ritenuta una necessita' (72%) ma non ancora una priorita'. Sui consumi casalinghi, inoltre, solo il 37% e' attento agli sprechi mentre il 58% non sa quanta energia serva ogni mese per la propria abitazione e il 79% riconosca che il livello energetico della propria casa e' da migliorare. Si conferma inoltre il no al nucleare con il 67% di contrari.
Questo e' quanto emerso dal quinto rapporto 'Gli italiani e il solare' con un focus su 'citta' e bioedilizia' realizzato da Ipr Marketing per la Fondazione Univerde al convegno organizzato dalla Fondazione e dal titolo 'Le citta' solari: rinnovabili, bioedilizia e smart cities, la sfida della nuova economia', che si e' svolto nell'ambito della rassegna ZeroEmission Rome 2011.


In particolare, per il solare e' cresciuta al 79%, dal 54% del 2009, la percentuale di italiani che dichiara di aver preso in considerazione l'idea di passare al fotovoltaico. I costi elevati e la burocrazia costituiscono ancora gli ostacoli maggiori. Sicurezza e compatibilita' con l'ambiente sono invece le due voci che hanno il massimo del consenso (94% e 97%). Alta la percentuale di chi conosce l' esistenza di incentivi (il 78% sa del Conto energia) a fronte della quale l'88% esprime timore per lo stop del sistema di aiuti.
'L'Italia e' ormai il primo Paese al mondo per energia solare installata e il Conto Energia italiano e' stato studiato anche dalla California - ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde - molto resta pero' ancora da fare per favorire questo comparto che, oltre a essere poco compreso da chi ha responsabilita' politiche, viene tutelato in modo insufficiente anche da Confindustria, troppo ancorata a logiche vecchie e superate'. 'Per questo motivo lancio provocatoriamente una proposta: la nascita - ha detto Pecoraro - di una Confindustria verde, in grado di rappresentare adeguatamente il mondo della green economy che avanza'.
Aspetto importante e' anche il risparmio energetico. Per esempio, ha sottolineato Pecoraro, l'Italia ha il piu' grande parco ascensori del mondo. 'Se tutti questi ascensori fossero dotati di sistemi di risparmio energetico adeguati, si risparmierebbe una quantita' di energia paragonabile a quella prodotta da una centrale nucleare', ha detto Pecoraro.
Sul fronte dell'abbattimento dei consumi, il bilancio dei certificati bianchi, (il meccanismo che promuovere l'efficienza energetica), ha riferito Luigi Carbone, componente dell' Autorita' per l'energia elettrica e il gas, parla di oltre 7 miliardi di kilowattora 'risparmiati' ogni anno, pari al 2% dei consumi elettrici nazionali. E' stata cosi' evitata 'l' emissione di circa 4 milioni di tonnellate di anidride carbonica l'anno e sono state risparmiate circa 9,6 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Tep), pari alla produzione annua di una centrale da oltre 1000 MW e ai consumi annui di una citta' di due milioni di abitanti'.


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