Incentivi Fotovoltaico Italia

E’ in via di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (adottato insieme al ministero dell’Ambiente) che semplifica e rafforza il nuovo quadro di incentivazione del fotovoltaico1.
Il decreto si è reso necessario per dare certezza e stabilità al settore. I precedenti provvedimenti, infatti, oltre a non fornire indirizzi per lo sviluppo delle tecnologie, avevano alimentato un elevato numero di domande di incentivo che non si sono, però, tradotte in realizzazione di impianti.
Il nuovo decreto semplifica notevolmente le procedure finora previste, in base alle quali per installare il fotovoltaico era necessario entrare nelle apposite graduatorie elaborate dal Gse (ex Grtn) sulla base della data di presentazione della domanda. La domanda, però, anche se aveva i requisiti richiesti, non garantiva un automatico via libera, data l’esistenza di un tetto massimo annuo di domande accoglibili che si saturava velocemente.
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⇒ fissazione di un obiettivo di 3000 MW di fotovoltaico entro il 2016, dei quali 1200 MW incentivabili da subito e il resto sulla base di un provvedimento definito successivamente; se questa potenza di 3000 MW venisse realizzata tutta con impianti per le famiglie, potranno essere costruiti circa 1.500.000 di impianti. Oggi in Italia sono installati circa 50 MW.
⇒ concessione di un incentivo che va da 0,36 €/kWh per i grandi impianti industriali e cresce fino a 0,49 €/kWh per i piccoli impianti domestici integrati negli edifici; tali incentivi si aggiungono al risparmio conseguente all’autoconsumo dell’energia prodotta (circa 0,18 €/kWh per le famiglie), o ai ricavi per la vendita della stessa energia (circa 0,09 €/kWh);
⇒ specifica attenzione agli impianti realizzati da scuole, ospedali e piccoli comuni, ai quali sarà riconosciuto un incentivo maggiorato del 5%;
1 Con il solare fotovoltaico si produce energia elettrica, mentre con il solare termico acqua calda
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⇒ ulteriore aumento dell’incentivo, anche fino al 30%, per i piccoli impianti che alimentano le utenze di edifici sui quali gli interessati effettuano interventi di risparmio energetico adeguatamente certificati;
⇒ drastica semplificazione delle procedure di accesso agli incentivi: basterà realizzare l’impianto in conformità alle regole stabilite dal decreto e darne comunicazione al Gestore dei servizi elettrici, soggetto incaricato di erogare gli incentivi;
⇒ certezza di accesso agli incentivi: anche quando sarà raggiunto il limite di 1200 MW di potenza immediatamente incentivabile, saranno ammessi alle tariffe incentivanti tutti gli impianti completati dai privati entro i successivi 14 mesi, o entro i successivi 24 mesi se realizzati da soggetti pubblici;
⇒ possibilità di definire uno specifico incentivo per le tecnologie innovative, anche a seguito di un accurato monitoraggio del settore, che sarà tempestivamente avviato.
PPrriinncciippaallii eeffffeettttii::
1) famiglie, condomini, soggetti pubblici, imprese grandi e piccole possono diventare produttori di energia elettrica pulita e rinnovabile, sia per l’autoconsumo, sia per la cessione al sistema elettrico.
2) gli operatori hanno un quadro certo e di sicuro stimolo per gli investimenti e per l’innovazione tecnologica. In questo modo si favoriscono le scelte industriali volte a localizzare nel nostro Paese la produzione di celle e moduli solari e si creano così le premesse per la costruzione di una filiera italiana dell’energia solare.

1 commento:

incentivi fotovoltaico ha detto...

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